Conosciuta anche come ipocalcemia o “milk fever” è una patologia innescata da una brusca caduta del calcio ematico.
Nelle bovine da latte , immediatamente dopo il parto , l’organismo deve fare fronte ad una massiccia richiesta di elementi minerali , tra questi , il calcio è ponderalmente il più importante. Per la produzione del colostro sono richiesti quantitativi di calcio molto elevati , inoltre per ogni litro di latte occorrono circa 4 grammi di calcio e 2 grammi di fosforo.
Il calcio nell’organismo della bovina rappresenta il 2,5% del peso vivo , si trova quasi tutto stoccato nello scheletro , solo il 2% è presente nei liquidi extracellulari. Un forte fabbisogno di calcio richiede all’animale , tramite un meccanismo ormono-dipendente , un enorme sforzo. L’animale deve infatti mobilizzare il calcio dal tessuto osseo per immetterlo nel sangue e quindi nel latte. Lo squilibrio esistente tra mobilitazione del tessuto osseo, assorbimento intestinale del minerale e anche fabbisogni della produzione lattea , nella fase immediatamente successiva il parto , determina un quadro di ipocalcemia , che nei casi più gravi può arrivare al collasso puerperale.
Il fabbisogno di calcio di una bovina passa infatti da 65 grammi al di , nei giorni prima del parto , a 200 grammi al giorno per una bovina che produca 50 litri di latte.
Ipocalcemia (milk fever) – forma subclinica
L’ipocalcemia o milk fever, anche nella sua forma subclinica, (la bovina presenta marcata inappetenza, atonia ruminale, aspetto letargico con occhi infossati) è riconosciuta come una delle principali cause predisponenti ad altri disturbi quali : dislocazione dell’abomaso , ritenzioni placentari , prolassi uterini , collassi e mastiti. Queste patologie rappresentano le principali voci di riforma volontaria delle bovine. Si stima infatti, che il 50% delle bovine pluripare si trovino in una condizione di ipocalcemia ( che si manifesta in forma acuta nel 10% dei casi) . Ricerche effettuate dalla Cornell University hanno riconosciuto nel collasso puerperale la dismetabolia più grave dal punto di vista economico dell’allevamento bovino. Con una media del 12% di bovine scartate , 500 kilogrammi di latte perduto , un collasso può costare fino a 300 Euro.
L’ipocalcemia è una dismetabolia da prevenire sistematicamente.
CALCIO GEL
L’utilizzo regolare nella fase post-parto di CALCIO GEL consente in tempi rapidissimi di riequilibrare il livello plasmatico di calcio. La somministrazione di un tubo da 350 grammi è solitamente sufficiente. In casi di manifesta gravità è consigliato l’utilizzo di un secondo tubo a 4-6 ore dal primo.
CALCIO GEL si presenta come una pasta fluida , di colore bianco avorio , ben appetita. La pratica somministrazione permette l’ intervento da parte dell’allevatore , con risparmi di tempo e danaro , evitando il rischio di polmoniti ab ingestis.
COMPONENTI : Calcio lattato , Calcio formiato , Glicole monopropilenico , Fosfato magnesiaco , Acqua , Calcio gluconato , Calcio propionato , Fosfato monocalcico , Sorbitolo , Aromi naturali.
INTEGRAZIONE PER KG: Vitamina PP mg. 5.000 , Vitamina B12 mg.10 , Vitamina D3 mg.2.500
ANALISI SUL T.Q.: Umidità 28% , Proteine g.2,4% ,Ceneri g.32%,Calcio 14,4% , Fosforo 2,5% , Magnesio 1,8% , Sodio 1,0%.